L’Associazione di Promozione Sociale Iniziativa Democratica per l’Ambiente e per l’Europa è intervenuta ad opponendum nel ricorso (R.G. n. 538/2022) promosso da Federazione Italiana della Caccia e dalla Federcaccia Marche presso il Tribunale Amministrativo di Ancona contro la Regione Marche per l’annullamento di alcune disposizioni del calendario venatorio per l’anno in corso. In particolare, le due federazioni dei cacciatori avevano attaccato la Regione che – recependo il parere dell’Istituto Superiore della Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) – aveva stabilito la chiusura anticipata della caccia.
“Esprimiamo profonda soddisfazione per l’esito del giudizio” – ha commentato l’avv. Elena Guerri, Responsabile del Dipartimento Legale di Iniziativa Democratica – “dal momento che il ricorso delle associazioni filo-venatorie è stato integralmente rigettato”.
“E’ stata così confermata la correttezza dell’operato della Regione Marche e dei suoi Funzionari – cui va il nostro plauso ed il nostro ringraziamento – che hanno recepito correttamente le indicazioni di ISPRA e stabilito la chiusura anticipata alla caccia al 10 gennaio (in luogo di quella massima consentita la 30 gennaio dalla vecchia L. Caccia) per molte specie di uccelli”, ha dichiarato la Presidente dell’Associazione, l’avv. Federica Ciciliani. La Regione Marche, infatti, si è obbligatoriamente adeguata (del resto, non avrebbe potuto fare altrimenti, pena la violazione di legge) al parere dell’ISPRA, che a sua volta rimanda ai cd. Key Concepts europei in tema di protezione degli Uccelli (Direttiva 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, che rimane in vigore e si integra all’interno delle disposizioni della Direttiva Habitat).
“’Lieti di aver fatto la nostra parte, intervenendo in giudizio” – ha commentato Jacopo FalĂ , Responsabile del Dipartimento Europa e Ambiente dell’Associazione, che ha ricordato come l’intervento in giudizio di fronte al TAR sia stato affidato allo Studio Legale dell’avv. Andrea Filippini, amministrativista con una pluriennale esperienza in diritto dell’ambiente.