Milano, 22 maggio 2023 – Quella definita Digital Health è una vera e propria rivoluzione nella gestione della salute che sta offrendo vantaggi sia ai pazienti che ai professionisti. Ma cosa succede se poi le persone non sono in grado di gestire questa tecnologia per accedere ai servizi?
La risposta si legge nel progetto “ABC-SALUTE”, il corso ideato dall’Associazione Respiriamo Insieme-APS per le persone affette da patologia cronica respiratoria e agli anziani.
“Per consentire all’innovazione tecnologica di trasformarsi da opportunità a reale risorsa, abbiamo ideato questo progetto “ABC-SALUTE” con l’obiettivo di abbattere le barriere ambientali, culturali ed economiche che ad oggi esistono e che limitano l’accesso a prestazioni essenziali digitali. Vogliamo che tutti i pazienti e gli anziani fragili – interviene Simona BARBAGLIA, Presidente Associazione Respiriamo Insieme-APS – possano veder garantito un buon livello di inserimento nel tessuto sociale di appartenenza e una adeguata presa in carico, anche attraverso gli strumenti digitali, alleggerendo il peso sul sistema sanitario e sociale”.
NON E’ MAI TROPPO TARDI, SOPRATTUTTO PER LA SALUTE
Si chiamava “Non è mai troppo tardi” il programma televisivo degli anni 60 che ha insegnato a moltissimi italiani a leggere e a scrivere. Lo conduceva il Maestro Manzi che con le sue lezioni serali ha dato una svolta al livello di alfabetizzazione (pari all’8%). Dopo oltre 60 anni siamo alle prese con un altro livello di analfabetismo, quello digitale.
Dal rapporto DESI 2020 (Digital Economy and Society Index) della Commissione europea, l’Italia risulta essere in 25° posizione su 28 Stati membri dell’UE nell’indice di digitalizzazione dell’economia e della società e nella dimensione “Capitale umano”, ovvero quella che riguarda le competenze digitali, ottiene un punteggio molto basso, tanto da portare l’Italia all’ultimo posto in Europa.
“Vogliamo garantire ai destinatari del progetto l’opportunità e gli strumenti operativi di supporto per accedere ad assistenza specialistica, assistenziale e psicologica da remoto, ai servizi digitali delle amministrazioni pubbliche, private e del terzo settore. Vogliamo metterli nelle condizioni di migliorare la socialità durante periodi di convalescenza o isolamento (assenza di un familiare o caregiver) – continua BARBAGLIA – e creare una rete territoriale di auto-aiuto per promuovere e/o migliorare l’inserimento nel tessuto sociale d’appartenenza delle persone in situazione di fragilità sanitaria o sociale. La nostra grande aspirazione è quella di rafforzare una rete digitale che possa assistere i pazienti con patologia respiratoria e gli anziani attraverso informazioni e servizi da remoto a loro dedicati”.
PERCHE’ UN SERVIZIO DEDICATO AI PAZIENTI CHE NON HANNO COMPETENZE DIGITALI
Le patologie respiratorie sono la 3°causa di morte nel mondo e la popolazione anziana non può sempre contare su un familiare o caregiver addestrato e presente che lo aiuti nella gestione della malattia. Per i pazienti con patologia respiratoria e per gli anziani fragili, l’assenza, anche solo temporanea, di un familiare e/o caregiver comporta importanti preoccupazioni e ansie, specialmente se questo limita l’accesso agli strumenti per la prevenzione o il monitoraggio della salute. Purtroppo, dal quadro non particolarmente brillante descritto dal rapporto DESI 2020, in Italia il mondo della salute si presenta come uno dei settori professionali che maggiormente risente riguardo al grave ritardo processo di digitalizzazione e di innovazione tecnologica.
“La digital health si sta rivelando essenziale per garantire i servizi di monitoraggio e cura di cui i pazienti e gli anziani fragili hanno bisogno. Ciò nonostante, è importante che queste persone siano pronte e messe in condizione, attraverso una adeguata formazione e gli strumenti necessari, di coglierne l’opportunità e di beneficiarne a pieno. Dalle verifiche effettuate tra i nostri numerosi soci (circa 2000) – conclude BARBAGLIA – è emerso che, fra la popolazione destinataria del progetto, non tutti (40%) purtroppo dispongono della tecnologia necessaria e che molti (circa il 50%) non ritengono di avere la competenza necessaria per usare, senza il supporto di un familiare, i servizi di telemedicina. C’è quindi il rischio che un servizio nato per raggiungere un numero ampio di persone crei in realtà disuguaglianze tra la popolazione, con la possibilità di “lasciare indietro” alcune categorie già svantaggiate”.
COME ACCEDERE AI 2 LIVELLI DEL CORSO ABC-SALUTE
Il percorso formativo è interamente gratuito ed è costituito da 2 livelli di formazione: quello base in presenza (max 25 persone) e quello intermedio on-line (numero aperto).
Il primo è rivolto a quanti non hanno alcuna esperienza o hanno una conoscenza di base delle tecnologie digitali. Per quanti ne faranno richiesta, verranno messi a disposizione sia dispositivi digitali che la connessione internet. La presenza di esperti in comunicazione garantirà l’uso di un linguaggio molto semplice e verrà fornita una dispensa cartacea degli argomenti trattati.
Quello intermedio è pensato per chi ha frequentato il corso base o ha sufficiente esperienza per poter partecipare a un corso online (es. usano la propria casella di posta, navigano su internet.
Per iscriversi basta compilare il form e scegliere le date del corso preferito seguendo questo link