Molti sono i cambiamenti e le novità che stanno interessando il mondo del lavoro, fortemente impattato dalle difficoltà economiche delle imprese, causate prima dalla pandemia e poi dalla crisi russo-ucraina. Il Forum One Lavoro “Il mercato del lavoro tra opportunità di crescita e crisi da superare” – organizzato da Wolters Kluwer con la collaborazione di Dottrina Per il Lavoro, svoltosi ieri 28 settembre presso il Forum Monzani di Modena e in live streaming – è stato un momento di incontro e confronto tra gli esperti in materia che hanno delineato le trasformazioni in atto, tracciando un quadro di come affrontare le difficoltà contingenti e delle opportunità per il nostro Paese.
“Il forum One Lavoro è da sempre un’occasione di confronto per i professionisti del settore per fare il punto sulla gestione del lavoro e delle risorse umane in Italia. Questa edizione rappresenta per noi un grande traguardo non solo per il ritorno in presenza dopo la difficile situazione pandemica protagonista degli ultimi anni ma, soprattutto, per la platea di oltre 2000 utenti collegati oggi da tutta Italia. Una conferma dell’importanza delle tematiche trattate e di quanto la formazione continui ad essere uno strumento fondamentale ed efficace” – ha affermato in apertura del convegno Paola Maiorana, Direttore IPSOA Scuola di formazione – Wolters Kluwer Italia.
Tra i temi al centro del forum, anche quello del contratto di espansione – prorogato di ulteriori due anni dalla Legge di Bilancio 2022 – che rappresenta uno strumento di straordinaria efficacia che potrà essere utilizzato per affrontare le future crisi nazionali e internazionali, in quanto comprende diversi istituti destinati alla riorganizzazione delle imprese in difficoltà.
Nel suo intervento Eufranio Massi, Esperto di Diritto del Lavoro e Direttore del sito
www.dottrinalavoro.it, ha inoltre esaminato le questioni essenziali che riguardano la
normativa, in uno scenario in continua e veloce evoluzione anche per gli effetti diretti ed indiretti della guerra in corso. “Occorre, a mio avviso, ripensare se il contratto di espansione, così come scritto nell’attuale art. 41 del D.L.vo n. 148/2015, possa essere utilizzato anche per alcune situazioni di crisi che il nostro Paese sta per affrontare, magari anche con alcuni chiarimenti di prassi che dovrebbero rendere più snello l’approccio alla normativa di per sé complessa”, ha sottolineato Massi.
Il convegno è proseguito con un’analisi delle novità in tema di ammortizzatori sociali, sicurezza sul lavoro, riforma fiscale e filiera degli appalti.
In materia di lavoro-agile è intervenuto Roberto Camera, Funzionario dell’Ispettorato del Lavoro e Curatore del sito www.dottrinalavoro.it, che si è focalizzato sulla necessità di sottoscrivere un accordo individuale per formalizzare diritti e doveri del lavoratore e del datore di lavoro nello svolgimento della modalità lavorativa da remoto. Camera si è anche soffermato sulle nuove regole previste dal D.Lgs. n. 105 del 2022 e sull’esigenza da parte del datore di lavoro di garantire la priorità alle richieste di smart working presentate da lavoratrici e lavoratori disabili in situazione di gravità accertata, con figli fino a 12 anni di età, con figli disabili o caregiver, per non incorrere in sanzioni indirette, che comportano l’impossibilità di richiedere la certificazione della parità di genere e quindi l’accesso a bonus contributivi o bandi nazionali.
Il Forum si è concluso con la tavola rotonda che ha avuto come protagonisti gli ex ministri del lavoro Cesare Damiano, Elsa Fornero e Tiziano Treu, in dialogo con Francesca Re David, componente della Segreteria Nazionale della CGIL, Pierangelo Albini, Direttore dell’Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria, e Giovanni Marcantonio, Segretario del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, in cui sono stati affrontati, dai diversi punti di vista, i temi del salario minimo e della riduzione del cuneo fiscale, argomenti delicati e di notevole impatto per aziende e lavoratori.
Per Tiziano Treu, presidente del CNEL, si tratta di due misure diverse, ma non alternative, per risolvere i problemi legati ai bassi salari e all’alto cuneo fiscale e contributivo. Il salario minimo garantisce che non ci siano retribuzioni al di sotto di livelli adeguati e quindi serve a contrastare la povertà nel lavoro, mentre la riduzione del cuneo contribuisce ad alleggerire gli oneri su tutti i salari e a dare più spazio alle dinamiche retributive nette, con beneficio per il potere di acquisto dei lavoratori.
Cesare Damiano, Consigliere d’Amministrazione INAIL, ha invece sottolineato come
l’introduzione per legge del salario minimo, rafforzando la contrattazione collettiva, sia l’obiettivo della direttiva UE per sconfiggere il dumping salariale e migliorare il potere d’acquisto delle retribuzioni e garantire le tutele. Ma la funzione principale del salario minimo è anche quella di contrastare il dilagare dei contratti “sotto-soglia”.
Nel suo intervento conclusivo Elsa Fornero, già Ministro del lavoro e delle politiche sociali della Repubblica Italiana, ha evidenziato la centralità della contrattazione collettiva e l’importanza di introdurre in Italia una legge sul salario minimo come mezzo per garantire il contrasto alla povertà lavorativa, affiancata da politiche attive che ne assicurino la piena efficacia.