l sito del Senato, del ministero della Difesa, il portale dell’Istituto superiore di Sanità, quello dello scalo aeroportuale di Orio al Serio a Bergamo, Genova e Rimini. Sono oltre 50 i siti colpiti negli ultimi giorni dall’attacco informatico lanciato dagli hacker filo-russi Killnet. Un’offensiva senza precedenti che ha fatto alzare il livello di guardia nel nostro Paese, tanto che lo stesso Sottosegretario Franco Gabrielli ha detto: “Dobbiamo prepararci per l’escalation”. “Gli attacchi informatici”, sottolinea in una nota l’associazione Aidr, “sono evidentemente lo specchio di una guerra che si sta muovendo anche online. La nostra arma più importante”, specifica il Responsabile dell’Osservatorio Security, Cyber, Safety, Ethic dell’Associazione AIDR, Biagino Costanzo, “è la prevenzione.Bisogna cioè alzare i livelli di protezione dei nostri sistemi informatici”.
“La questione però non è solamente tecnica, ma implica una corretta informazione sull’utilizzo delle tecnologie digitali”, continua Biagino Costanzo. “È necessario quindi, investire concretamente nello sviluppo della digitalizzazione, delle competenze e delle professionalità. In questa direzione, bisognerà stare attenti a non sprecare assolutamente i fondi dedicati dal Next Generation EU, che rappresentano un’opportunità unica per far progettare, nel Recovery plan, a professionisti ed esperti, soluzioni da finanziare e non semplicemente fare un elenco di buoni propositi senza chiare e certe finalità di sviluppo ad ampio raggio e per lungo tempo”.
“In questi anni il nostro Osservatorio, composto da giuristi e specialisti nella gestione delle non conformità, dei temi reputazionali, del rischio operativo e di Homeland Security ha posto l’attenzione sulla necessità di una maggiore sinergia tra sistema pubblico e privato. Bisogna”, conclude nella nota Aidr, “Fare un passo in avanti e intendere i temi della Security, Cyber, Safety ed Ethic come un unicum afferente la salvaguardia e la protezione complessiva delle società umana”.