La condizione della sordità è tanto diffusa quanto sommersa. Secondo l’OMS, nel mondo sono circa 460 milioni le persone in condizione di perdita dell’udito di cui 34 milioni in età infantile, in incremento nel prossimo futuro.
Il PIS, Pio Istituto Sordi, storica Istituzione educativa milanese oggi divenuta Fondazione di erogazione, mette a disposizione due dotazioni. Una a rilevanza nazionale una locale rispettivamente di 80 e 30mila euro per supportare attività mirate sulla disabilità uditiva.
Le scadenze per la presentazione delle candidature sono 31 maggio e 30 giugno.
In Italia le persone che hanno una perdita uditiva sono circa 5 milioni di cui il 75% ha una perdita uditiva leggera o media e il 5% grave o profonda.
La maggior parte di loro ha perso l’udito dopo l’acquisizione del linguaggio, soprattutto a partire dai 50 anni di età. Un terzo delle persone sopra i 65 anni convive con una perdita di udito.
In Europa la perdita di udito coinvolge oltre 34 milioni di persone ed è considerata condizione a vario titolo disabilizzante.
La sordità neonatale è la più frequente disabilità sensoriale congenita e, sempre secondo l’OMS, incide in circa 1-4 casi ogni mille abitanti.
In Italia sono almeno 90mila le persone con disabilità uditiva (certificati ai fini INPS), con un’incidenza intorno al 1,5%.
Perdere l’udito in età precoce spesso significa incorrere in difficoltà di acquisizione del linguaggio con tutto ciò che ne consegue: disagio, rischio di isolamento, difficoltà di comunicazione e relazione.
“Le opportunità messe costantemente a disposizione dal PIS sono molte, tutte focalizzate sull’abbattere le barriere che incontra chi convive, a diverso titolo, con la sordità. Siamo felici di valutare e accogliere idee e progetti innovativi e mirati” riferisce Daniele Donzelli, Presidente del PIS.
Di inizio anno è anche la messa online del nuovo sito web, una vetrina più moderna e intuitiva, ricca di informazioni per conoscere la storia, le attività, i progetti svolti e le opportunità.
Anche in pandemia la Fondazione non si è fermata. Sono state distribuite mascherine trasparenti per consentire la labiolettura.
Sono stati organizzati eventi sportivi come il progetto sostenuto da Fondazione Vodafone Campioni Sordi ieri, oggi e domani.
Sono state erogate borse di studio per giovani universitari con sordità (opportunità tuttora attiva con un bando ad hoc in scadenza al 30 settembre).
E’ stata avviata una collaborazione per l’attivazione di uno sportello di consulenza psicologica gratuito per i soggetti più isolati a causa dei lockdown.
Sono state, infine, sostenute iniziative all’estero destinate alle persone con disabilità uditiva nei paesi in via di sviluppo.
Nata come istituzione scolastica nel lontano 1854, la Fondazione ha mantenuto negli anni il suo ruolo di guida per le famiglie e le persone che devono fare i conti con la sordità e gli enti che si adoperano per abbattere pregiudizi.
La sua trasformazione da Istituto pedagogico in Fondazione di erogazione di contributi la rende oggi una delle realtà di riferimento nel Terzo Settore per questa forma specifica di disabilità.
“Valuteremo ogni progetto, di qualunque natura, che abbia come focus l’inclusione delle persone sorde – commenta Stefano Cattaneo, Direttore del PIS – e metta la persona sorda al centro”.
Il PIS partecipa stabilmente anche al Tavolo Disabilità sensoriali della Comune di Milano, a UNEBA Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza sociale, alla Commissione Gioco al Centro – Parchi gioco per tutti della Fondazione di Comunità Milano Città Sud Ovest ed Est Martesana.
Proprio con la Fondazione di Comunità, ha preso vita il secondo bando (scadenza 30 giugno) riservato ad attività con sviluppo sulla città di Milano per un massimo di 5mila a progetto finanziato
Conoscere tutte le attività legate al mondo della sordità potrebbe far meglio percepire l’entità del fenomeno, la sua diffusione in Italia e quanto questa sia una limitazione le cui conseguenze vengono spesso percepite meno rispetto a svantaggi più facilmente visibili.
“La sordità influisce molto sulle relazioni interpersonali e sociali – confermano dal Pio Istituto dei Sordi – per cui serve sensibilizzare le Istituzioni e la società civile su quanto sia importante fare qualcosa ogni giorno per abbattere barriere che spesso non riusciamo nemmeno a immaginare.
Questo, soprattutto per bambini e giovani, alle prese con l’inserimento a scuola, le amicizie, lo sport e il mondo del lavoro”.