Arriva in radio e nei digital store mercoledì 13 aprile ’84 Nightmare Vibes, nuovo singolo di Gionta, scritto dallo stesso artista. Il testo è nato durante il lockdown del 2020, mentre la musica è stata composta in seguito all’uscita dell’album Eyes of a desperate soul del 2021.
La composizione musicale è stata creata tramite vocal looping per poi essere adattata al testo già presente. Il titolo, ’84 Nightmare Vibes, richiama il libro di George Orwell “1984” focalizzandosi sulle sensazioni che il racconto riesce a creare. Un brano che parla di speranza in un mondo decadente ed apparentemente privo di quest’ultima.
Il brano ha un ritmo che potrebbe vagamente ricordare l’hip-hop anni ’90 ma con delle sonorità abbastanza differenti – dichiara l’artista – I cori all’interno del brano creano delle armonie vocali a fare da accompagnamento a dei suoni che non possono essere considerati tristi o malinconici ma che hanno un’atmosfera cupa. Il tutto va a contrastare il testo che parla di speranza nonostante intorno (da qui l’alone oscuro voluto per questa canzone) si percepisca decadenza e ben poca volontà di spirito.
Il video è stato girato a Roma, nel Parco degli Acquedotti, ed è stato diretto da Valerio Desirò con Vito Frangione alla direzione della fotografia. L’interprete del video è l’attore Giorgio Palumbo seguito meticolosamente al trucco da Alice Gentili ed ai costumi da Michela Bazzardi. Il tutto coordinato da Elena Andreutti.
“Il video si svolge al buio in una strada isolata dove il protagonista è ferito e scappa da qualcosa. Continua a correre fermandosi ogni tanto per via dei dolori lancinanti causati dalle sue ferite. Chiede aiuto ma nessuno sente e nessuno interviene. Continua a correre disperatamente sino ad accasciarsi ai piedi di un lampione che, come la sua vita, lentamente affievolisce la sua luce e si va a spegnere. Mentre il protagonista si lascia andare si percepiscono alcuni flashback dove lui è comunque ferito ma corre felice e senza alcun dolore. È quindi solo immaginazione? No, purtroppo sta realmente morendo. Questo video va a descrivere come sia nella natura umana avere speranza. Ci prova a far capire come questa sia veramente l’ultima a morire anche nel peggiore dei momenti in assoluto”.
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Antonio Francesco Daga (in arte Gionta) nasce a Sassari il 20 gennaio 1995 e vive in una piccola frazione della cittadina di Alghero. Inizia a cantare sin da bambino e ad esibirsi dai 12 anni circa con alcune band hard rock locali. Durante gli anni delle scuole superiori incontra il suo grande amico e chitarrista Fabrizio Zara portando avanti in parallelo un progetto di cantautorato classico dal nome AplusF.
Le esperienze con le band continuano in maniera sporadica (in quest’ultimo periodo principalmente con la band Krakatoa) mentre il progetto assieme al suo chitarrista va avanti ormai dal 2013. Nel 2016 partecipa, con il progetto AplusF, ad un piccolo tour di 3 date in Polonia. Nel 2019 parte il suo progetto solista con lo pseudonimo Antonio F ed esce con l’EP “Space Monkeys” dove la voce è assoluta protagonista con il vocal looping e l’utilizzo di una loopstation.
Nel 2021 con il nome d’arte Gionta continua con il suo nuovo album “Eyes of a desperate soul” dove la voce è sempre protagonista tramite il vocal looping, ma al progetto vengono aggiunte sonorità elettroniche, new wave e rock, con la fondamentale produzione di Matyah (Mattia Uldanck) e le importanti collaborazioni di Federico Morittu al basso e Antonio Fortunato alla chitarra. Collabora attualmente, ed ha collaborato, con diverse realtà musicali nazionali e non.