La richiesta di risarcimento da parte delle società interessate alla realizzazione dell’autostrada Roma-Latina rappresenta la certificazione del fallimento della politica delle sinistre al livello infrastrutturale. Il totale disinteresse della Regione e del governo nazionale negli ultimi anni verso questa opera stanno portando al definitivo isolamento del territorio pontino e al pagamento di un conto salato per la collettività. Una beffa inaccettabile, soprattutto se si pensa che inizialmente l’opera era dotata di un progetto adeguato, su cui si era avuta la convergenza delle istituzioni territoriali e lo stanziamento dei fondi CIPE.
Nove anni di inconcludente gestione regionale, con la Roma-Latina relegata solo a spot elettorale e a merce di scambio della sinistra con Cinquestelle e partiti pseudo ambientalisti, stanno decretando la definitiva archiviazione di un’opera infrastrutturale che sarebbe invece fondamentale per l’economia e lo sviluppo sociale della provincia di Latina e dell’intero Lazio, anche in considerazione della realizzazione del collegamento autostradale. Ora arriva il macigno della richiesta di risarcimento di quasi un miliardo da parte delle aziende interessate all’opera, che può determinare la fine di un progetto che conserva invece tutta la sua validità . E’ quanto afferma l’europarlamentare di Fratelli d’Italia ECR Nicola Procaccini