Accordo raggiunto e salvaguardata la tenuta e la continuità occupazionale per i circa 300 lavoratori in forza presso le 31 sedi operative Telecom ubicate su tutto il territorio nazionale, ripartiti nelle regioni: Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, addetti alle attività di ristorazione fornite in appalto a diverse società.
Dopo che le maestranze sono rimaste senza stipendio, senza ammortizzatori sociali e senza alcuna garanzia contrattuale a seguito di un cambio di appalto, Sindacato CLAS, insieme ad altre sigle, aveva aperto la trattativa presso il Ministero del Lavoro. L’accordo che ora è stato sottoscritto dalle parti sociali presso il Ministero stesso, prevede una riorganizzazione complessiva, a livello nazionale, della gestione dei servizi di ristorazione dell’appalto Telecom. Tra i punti principali dell’accordo la ricerca di soluzioni per garantire una continuità lavorativa con la possibilità di assunzione dei lavoratori in altre unità produttive dell’azienda subentrante e/o di quelle uscenti e il ricorso agli ammortizzatori sociali ai sensi dell’art.228 del CCNL.
Ha espresso piena soddisfazione per quanto raggiunto, in termini di salvaguardia dei livelli occupazionali, il Presidente di Sindacato CLAS Davide Favero che afferma: “Ci siamo impegnati ad effettuare, entro il mese di aprile 2022, una prima verifica dell’andamento del servizio e degli effetti sugli organici, sul monte ore e sulla organizzazione del lavoro, prevedendo successivi incontri a cadenza quadrimestrale al fine di garantire per tutti i 262 lavoratori la massima copertura occupazionale, contrattuale e reddituale”.
Già lo scorso ottobre Sindacato CLAS aveva promosso una manifestazione di protesta, con i lavoratori che avevano pacificamente manifestato davanti la sede del Ministero del Lavoro, ricevuti dalla sottosegretaria al lavoro, On. Tiziana Nisini.