Nonostante la grande battuta di arresto subita con la chiusura del suo account instagram verificato da un milione e trecentomila followers dove i suoi video sul calcio contavano mezzo milione e anche più di utenti, Paola Saulino, forte ed agguerrita senza lamentarsi e trovare scuse perché non è nel suo DNA, anche se reputa ancora quella chiusura una grave ingiustizia, è ripartita da zero alla grande. Infatti in pochissimo tempo il suo nuovo account instagram @lamaestrapaolina ha raggiunto ottimi numeri facendola tornare una delle personalità più ricercate e chiacchierate del web. E proprio sul suo nuovo account che Paola Saulino trasmette il suo programma sul fantacalcio “Mettilo Dentro”, raggiungendo più di 50 mila visualizzazioni.
La maestra Paolina tiene al suo “Alunname” e si impegna a fornire i consigli sul fantacalcio (gioco particolarmente in voga tra i giovani e non solo), risultando essere una sorta di giornalista sportiva, ma si sa, la maestra è una monella, troppo birichina per non vedere sesso ovunque, il doppio senso è dietro l’angolo… e quando segue le partite scambia i falli di gioco per falli di altra natura, vivendo in un mondo suo: tutto le profuma di sess e mettere dentro un giocatore è sicuramente qualcosa di più carnale che schierarlo semplicemente in una formazione. Il suo stile graffiante e divertente piace al pubblico, che non vede loro di sentirla confondere le “doppiette” con eventuali performance sessuali dei calciatori, anche perché proprio non può far a meno di pensare a un movimento pelvico se sa che un terzino “spinge forte” sulla fascia. Per la regina del fantacalcio gli “inserimenti” non sono solo tattici nella sua testa, infatti fantastica tanto discostandosi dalla realtà e il “vizietto” del goal lo ripensa in maniera più carnale. Paola Saulina è unica anche nel modo di raccontare questo gioco, proprio non riesce a essere normale e questo le ha permesso di conquistare nuovamente il pubblico.
“Il mettilo dentro è una mia idea – afferma Paola Saulino – un mio progetto, una mia creatura, nata con una visione ben precisa. Forse le giornaliste sportive, che lavorano anche ai massimi livelli, non hanno mai sfruttato la loro sessualità e avvenenza? Se la risposta è no non c’è nulla di male, anzi è proprio così che il sistema funziona. Ecco, il Mettilo Dentro, esaspera questa tendenza e vuole denunciare proprio questo evidente uso che il giornalismo sportivo fa della figura femminile, del corpo della donna e della sessualizzazione della loro presenza, in studio o alla conduzione a bordocampo. Il Mettilo Dentro è un manifesto femminista, è una denuncia sociale, fatta in toni rosa rigorosamente paiettati, e molta ironia, tanto grottesco, e forte sensualità”.
I consigli calcistici che suggerisce Paola Saulino sono assolutamente reali, ed esclusi i doppi sensi e qualche battuta che rendono il format leggero e diverso dalle normali formazioni proposte dai più importanti siti e pagine di fantalcio, il Mettilo Dentro è un contenuto di calcio veritiero, reale e che non deve essere confuso con un prodotto solo per apparire tant’è che sono in molti a ringraziare la sexy maestra per i preziosi accorgimenti tattici sulla formazione da schierare. Il Mettilo Dentro indica a tutti i fantallenatori una formazione fatta di 11 titolari più 4 sostituzioni, composta dai migliori giocatori indicati dalla Maestra per la giornata di campionato che sta per giocarsi, tutto reale quindi e richiede dedizione, impegno, studio costante e competenze che Paola Saulino mette sul campo sfruttando l’altro suo amore carnale più intenso e meno profano, quello per il pallone.
“Non voglio sicuramente diventare un allenatore – conclude Paola Saulino – e non sono una giornalista sportiva, non ho mai desiderato esserlo, ho inventato un format e con impegno e sacrificio lo produco e lo porto avanti. Produrre contenuti è il mio lavoro, e farlo nella maniera più coraggiosa, unica e anticonvenzionale possibile, è proprio ciò che voglio per essere estranea alla massa. Il Mettilo Dentro è la figura di una donna nell’ambito del calcio che non viene sfruttata da nessuna azienda, emittente, o piccolo canale, ma anzi sfrutta in prima persona la sua immagine, con grande potere, da sola, per sé stessa! Io lavoro per me, sono imprenditrice di me stessa”.