“A far l’amore comincia tu”, brano iconico di Raffaella Carrà, prende nuova vita, in una versione dall’ambientazione elettronica. Un arrangiamento moderno che svela il lato più oscuro e provocante della canzone. La voce di Margò danza delicatamente sulle parole, donando colori dolci e malinconici alternati a sfumature più sarcastiche e pungenti. Il brano è stato prodotto da Matteo Gabbianelli ed esce su tutte le piattaforme digitali, per l’etichetta Kutso Noise Home. Un’anticipazione di quello che sarà il suo primo album, presto in uscita; un viaggio sonoro tra electro-pop e dream-pop, fatto di canzoni capaci di trasportare l’ascoltatore in una dimensione parallela, eterea. Un passo verso l’universo che Margò ha dentro di sé e che, in equilibrio tra forza e fragilità, si trasforma in musica.
Margò ha 29 anni ed è una cantautrice romana. Respira musica fin da bambina tra le mura di casa, dove il padre musicista la avvicina a quel fantastico mondo. Dopo il liceo si iscrive al Saint Louis college di Roma, diplomandosi in canto pop. E’ qui che entra a far parte dell’orchestra vocale Flowing Chords, in veste di mezzo soprano. Come membro di questo progetto, ha collaborato con vari artisti come Diodato, Achille Lauro, Davide Shorty e Serena Brancale. Negli anni ha suonato in varie formazioni come interprete, fino a quando non è nata in lei l’esigenza di esprimersi attraverso la propria musica. I brani di Margò, le cui sonorità rarefatte e sognanti sono mutuate anche, ma non solo, dal dream pop di Aurora e dall’electro di Billie Eilish, danno voce ai suoi pensieri, descrivendo luoghi, esperienze e stati d’animo. Attualmente sta lavorando a una manciata di canzoni con Brian Riente e Matteo Gabbianelli, leader dei Kutso, che sta producendo il suo primo album.