Andrea Lutri – “Un giorno qualcuno parlerà di te”
Andrea Lutri presenta una raccolta di poesie in cui i sogni e le illusioni muovono l’esistenza dell’essere umano. Non sono solo i viaggi che compiamo nel sonno o i desideri che spesso non si avverano; sono anche quelle fragili fantasie che ci tengono a galla, che ornano l’amore, che illuminano i pensieri nostalgici, che riscaldano nelle notti d’inverno.
Casa editrice: Controluna – Edizioni di Poesia
Genere: Raccolta di poesie
Pagine: 88
Prezzo: 11,90 €
«La gravità ci ha giocato un brutto scherzo/Non consente agli uomini di staccarsi dalle loro vane preoccupazioni/e ai folli e ai sognatori di guardare il mondo dalla loro altezza».
“Un giorno qualcuno parlerà di te” di Andrea Lutri è una raccolta di poesie nostalgiche ed evocative, impregnate del sentimento dell’amore: del suo ricordo sbiadito o scintillante così come dei suoi gesti concreti, siano essi desiderati, vissuti o persi per sempre. Molte delle liriche sono avvolte nell’evanescente atmosfera del sogno, che si dissolve alle prime luci dell’alba ma che a volte ci accompagna anche durante la veglia. Vi sono inoltre alcune poesie in dialetto romanesco, che stemperano l’aria solenne, spietata e disincantata di certi componimenti – «Dentro l’occhi tua ce trovo tutto/Er sole, er mare, la spiaggia/Tutto quello che vado cercanno/lo trovo ‘n fonno all’occhi tua».
Andrea Lutri – «pensatore solitario/un sognatore che naviga con un veliero di carta/sulle acque placide della nostalgia» – presenta una raccolta poetica intensa e complessa; sono liriche materiche, in cui sono coinvolti tutti i sensi: egli rievoca il profumo dei capelli e i leggeri tocchi sulla pelle della donna che ama o che ha amato, i suoni ovattati dell’inverno e le visioni degli alberi spogli a cui il vento ha spezzato le fronde, o di quel tappeto di diamanti che splende nel cielo.
Al centro di tutto vi è però il vagheggiamento di un mondo che è al di là del reale, responsabile di amara nostalgia, di soffocante rimorso, di estenuante attesa e anche di dolci e consolanti pensieri; è un universo sognante racchiuso in una dimensione raccolta, intima, come recita la poesia che apre l’opera – «La mia casa è un giardino silenzioso/dove dimorano i sogni/all’ombra di alberi mai spogliati dal vento/La mia casa ha il sorriso del mare/ai primi palpiti dell’aurora/e il silenzio austero della montagna/La mia casa ha orizzonti lontani/e il mare nel mezzo/Non è difficile raggiungere quello che desideri/ma tieniti a distanza dai sogni/che sai che sono lì/a dar luce alle stelle/e a colorare di rosa le nuvole al tramonto/come certe giornate d’estate/che scoprono angoli di paradiso/mentre cedono il passo alle tenebre della notte/Tieniti a distanza dai sogni/Come le stelle li puoi osservare ma mai afferrare/Se sei pronto per questo spettacolo/accomodati pure nella mia casa».
SINOSSI DELL’OPERA. “Un giorno qualcuno parlerà di te” è una raccolta di poesie che ha come fil rouge il sogno. Quante illusioni generano i sogni. Istantanee di felicità vissute con lo sguardo trasognato della fantasia. Neppure il tempo di assaporarne il gusto che già il mattino le ha portate via. Quanto è breve la vita dei sogni. Dura un momento. Eppure, in quel momento, è racchiusa l’aspettativa di una vita.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Andrea Lutri (Roma, 1975) è un avvocato giuslavorista e Presidente dell’Associazione APL (Avvocati Per il Lavoro) – Sezione di Roma; è inoltre coordinatore editoriale della rivista telematica “Giustizia del Lavoro a Roma e nel Lazio”. È autore del libro “Poesie”, pubblicato dalla casa editrice Controluna nel 2019, ed è coautore del saggio “Il Jobs act – tutte le novità del Governo Renzi in materia di lavoro” (La Tribuna, 2015).
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