Come si evolverà la minaccia globale dei giadisti dopo che l’Afghanistan è tornato sotto il comando dei talebani? Talebani, che – non dimentichiamolo! – sono l’espressione vittoriosa di un popolo che conta oltre trenta milioni di abitanti. Popolo che non è affatto rappresentato da quei pochi che cercano di scappare dal Paese e affollano l’aeroporto di Kabul, come certi occidentali in malafede tentano miseramente di propagandare.
Questo il tema dell’analisi di Giancarlo Elia Valori, top manager e grande protagonista delle Relazioni internazionali. Il vuoto lasciato dagli americani e dalla NATO potrĂ essere occupato, almeno in parte, dai fondamentalismi e dal loro braccio armato? Il terrorismo tornerĂ ad essere arma geopolitica limitata ai contesti locali o sarĂ esportato anche in Occidente? Ma cosa si intende per Jihad? Quali sono i connotati religiosi, sociali e politici del giadaismo? Nell’ analisi di Giancarlo Elia Valori le risposte a questi ed altri quesiti fondamentali per capire la situazione attuale senza i veli imposti dalla Stampa occidentale.
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https://www.internationalworldgroup.it/il-jihad-dopo-lafghanistan/
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Note sull’autore
Giancarlo Elia Valori è uno dei piĂą importanti manager italiani. Docente universitario e attento osservatore della situazione politica ed economica internazionale, nella sua lunga carriera ha ricoperto importanti incarichi in prestigiose societĂ italiane (Autostrade per l’Italia) ed estere. Attualmente è Presidente dell’International World Group
Inoltre è presidente onorario di Huawei Italia nonché detentore di importanti cattedre in prestigiosi atenei quali la Yeshiva University di New York, l’Hebrew University di Gerusalemme e la Peking University.
Nel 1992 viene nominato Cavaliere della Legion d’onore con la motivazione: “Un uomo che sa vedere oltre le frontiere per comprendere il mondo”, dall’11 maggio 2001 è ambasciatore di buona volontà dell’Unesco per i meriti profusi generosamente nella difesa e nella promozione del patrimonio immateriale. Nel 2002 riceve il titolo di “Honorable” della Académie des Sciences de l’Institut de France.
Tra i suoi libri ricordiamo: Liberi fino a quando? (Lindau 2019), Rapporti di forza (Rubbettino 2019), Geopolitica e strategia dello spazio (Rizzoli 2006), Antisemitismo, olocausto, negazione (Mondadori 2007), Mediterraneo tra pace e terrorismo (Rizzoli 2008), Il futuro è già qui (Rizzoli 2009), La via della Cina (Rizzoli 2010) e Geopolitica dell’acqua (Rizzoli 2011).
A riconoscimento del suo poliedrico impegno di studioso e pubblicista a respiro universale, ha ricevuto il premio giornalistico “Ischia Mediterraneo”, il “Gran Premio Letterario 2011” dal Consiglio Mondiale del Panafricanismo e il “Premio Internazionale della Cultura” dalla International Immigrants Foundation delle Nazioni Unite.