Da venerdì 2 aprile sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “I’m fading”, il nuovo singolo dei Bounce Back.
Quarto singolo dell’album d’esordio, I’m Fading è un altro episodio del duello tra il personaggio principale dell’opera e la sua ombra. Confusione, inganno, isolamento, tentazione, sono i caratteri principali della vicenda, ben tangibili sia leggendo il testo, sia ascoltando melodia e mood del brano. Dalla sonorità rock alternative, I’m Fading è uno spaccato di vita, in cui i riferimenti spaziali, temporali e cognitivi lasciano spazio alla profonda consapevolezza di essersi persi.
Cosa vi ha portato di buono il periodo del lockdown?
Ciao a tutti amici di Agenzia Stampa, buona serata e buona lettura. Piacere di conoscervi, un po’ meno di parlarvi di lockdown. Scherzi a parte, ogni cosa ha il suo lato positivo…la chiusura totale ci ha permesso di sviluppare il lato acustico dei brani, sperimentare piattaforme, migliorare tecniche di comunicazione Social e curare le pagine. Nel lockdown ci siamo potuti vedere qualche volta e ne abbiamo approfittato per creare materiale da spalmare nelle settimane. E’ stata una sofferenza comunque…
E perchè secondo voi abbiamo bisogno di singoli estivi, nonostante tutto?
Allora, siamo sinceri: non è già molto comune che le persone abbiano voglia di mettersi ad ascoltare musica impegnativa. La massa ascolta musica commerciale, preconfezionata, svuotata di significato.
In estate, poi, si accentua la tendenza perché si esce di più, si ha la testa più leggera ed ecco che i tormentoni saltano fuori. E’ un qualcosa che oramai il mercato impone, quasi; non c’è via di scampo, l’estate è l’habitat naturale del tormentone.
Di cosa parla il vostro primo disco e in che modo ti rappresenta?
Il nostro primo disco parla di rinascita, è una storia in dieci capitoli di rigenerazione individuale, frutto del duro lavoro, della voglia di mettersi in gioco, del coraggio e dell’aiuto di musica e ricordi. Noi siamo molto affezionati alla nostra infanzia, ai ricordi, alla magia dello star bene e ci sentiamo di difendere tutte queste belle cose dalle minacce della vita, che possano essere insicurezza, apatia, depressione, dipendenze, ansia.
Siamo passati attraverso brutti periodi, come tutti, ora ci sentiamo maturi e determinati.
E’ possibile per voi scrivere di qualcosa che non si conosce?
Domanda molto bella…crediamo di no, crediamo che bisogna aver vissuto qualcosa per poterla descrivere e far percepire agli altri. Riteniamo però che una emozione non debba essere vissuta nel momento in cui si scrive, ma può anche far parte del passato ed essere rianimata in quel momento.
Cosa c’è nel futuro dei Bounce Back?
Speriamo tante cose belle, speriamo il solito impegno, la solita voglia e tanta fortuna. Nella musica ci vuole fortuna, oltre ad un talento che secondo noi c’è.