Il Lago di Como ispira ancora una volta le vicende di Vittorio Ripamonti, protagonista del quarto romanzo poliziesco di Simone Cozzi. Con Il buio è prossimo – Echi di guerra per il Delegato Ripamonti (Panda Edizioni), l’autore riprende il suo prediletto, sospingendolo in un’indagine noir che si intreccia con la Storia.
Siamo nel 1934, a Mandello del Lario. A far da cornice a un paesaggio innevato, due misteriosi delitti e un losco giro d’affari su cui far luce. Se da un lato, infatti, c’è chi fugge dal regime fascista e deve mettere al sicuro i propri beni, dall’altro c’è chi è pronto ad approfittarsene con mezzi illegali.
Ed è camminando sul crinale di questa fragile umanità , talvolta coraggiosa, che Ripamonti si scontra con un’indifferenza esacerbata dai tempi inclementi. A fare da contrappunto a un tale scenario agghiacciante, la presenza energica e rassicurante di una donna, e un’ulteriore indagine, più intima. Come un Diogene del XX secolo, il Delegato Ripamonti, infatti, cerca l’uomo giusto, l’uomo che resista alla tentazione di uccidere per farsi giustizia da sé. Così, confrontandosi con idee socialiste ed evoliane, il protagonista dovrà fare anche i conti con uno degli spettri dimenticati della Prima guerra mondiale: la fantomatica Legione Redenta.
L’autore
Simone Cozzi (Milano, 1967), padre di Rachele, laureato in Economia e Commercio, si rigenera con fotografia, musica, moto e Storia (che lo appassiona tanto quanto il Martini).
Nel 2015 pubblica La pace inquieta, edito da Panda Edizioni, il primo libro che vede il Delegato Ripamonti come protagonista. Con la stessa Casa Editrice pubblica Doppio Strato (2016) e Lo spazio torbido (2018). Nel 2020 scrive, a quattro mani con Fabio Tosetto, Un futuro possibile, testo teatrale ispirato ai temi e ai personaggi de La pace inquieta, che vedrĂ la scena nel 2021.
Il buio è prossimo è il suo quarto romanzo.