Arriva su YouTube lo spin-off dell’attesa webserie ideata e creata dal cantante indie-rock Byron Rink dal titolo “Pearls of Fantasmagoria”. La serie è composta da storie brevi che scavano tra le leggende popolari e mettono a confronto più eventi, cercando di far emergere qualche verità “sepolta”…
L’idea di uno spin-off di Fantasmagoria nasce da due esigenze: da una parte la necessità di mantenere acceso l’interesse del pubblico fino alla seconda stagione, dall’altra la volontà di cimentarsi con la grande sfida narrativa di ridurre il più possibile le fitte trame della serie ad un formato di pochi minuti, mantenendone però intatta l’essenza.
Ma Pearls of Fantasmagoria, punta anche ad essere un vero e proprio modello, ad imporsi quasi come “guida del terrore”. Ogni episodio, infatti, racconterà un luogo che è sempre la scenografia ideale di questo te(a)tro.
Gli episodi verranno pubblicati con cadenza mensile sul nuovo canale Youtube interamente dedicato al brand Fantasmagoria.
Pearls of Fantasmagoria è girata in Italia ed andrà avanti fino all’uscita ufficiale della seconda stagione.
Per la realizzazione di quest’ultima, inoltre, partirà anche una campagna di crowdfunding su Ulule (https://it.ulule.com/fantasmagoria-1/coming-soon/ ), per permettere di migliorare alcuni aspetti che vanno dalle attrezzature alla ricostruzione storica, passando per gli aspetti legati ai protocolli anti-Covid.
“Analizzando meglio le storie italiane di fantasmi, mi sono accorto che il tempo le aveva usurate, le persone raccontavano meccanicamente le trame vuote di queste vicende. Anche in rete, saltavo da un sito all’altro trovando dei copia-incolla freddi e privi di fantasia, ma la realtà doveva scontrarsi con un fenomeno di pura invenzione inaugurato nel 1870, da un breve testo di Thomas Aldrich: ‘Una donna è sola in casa. Sa di essere l’ultima al mondo. Tutte le cose viventi sono morte. Il campanello suona’.
Questa brillante intuizione si è poi evoluta nelle ‘Two Sentences Horror Stories’, narrazioni che condensano in due sole frasi una storia dell’orrore. Il concetto della brevità è insito nei nostri tempi: poca soglia di attenzione, overdose di contenuti, capacità di assimilare molteplici informazioni. E questi fattori spingono allo sviluppo di video sempre più brevi. Possiamo dire che dietro alle nostre ‘Perle’ c’è un’idea simile.
Pur essendo storie più lunghe di due sole frasi, infatti, gli episodi uniscono due vicende brevi legate da un filo comune. Si fa leva anche sull’elemento ‘spaventoso’, mentre scompare quasi del tutto (per ovvie difficoltà) quello attoriale che sarà retaggio della seconda stagione ufficiale. Ovviamente anche le vicende di ‘Pearls of Fantasmagoria’ affondano le radici nella cultura popolare e non c’è nulla di inventato, il piglio storico resta una caratteristica delle saghe di Fantasmagoria”.
(Byron Rink)