Simone Delos – “L’anatomia della sirena”
Casa Editrice: Bertoni Editore (dicembre 2020)
Genere: Mainstream/ Introspettivo/ Sentimentale
Pagine: 190
Prezzo: 15,20 €
“L’anatomia della sirena” di Simone Delos è un romanzo del genere mainstream/ introspettivo/ sentimentale scritto senza filtri e con abilità poetica. La trama non è mai scontata e i personaggi sono ben caratterizzati oltre al fatto che l’autore ne fa di ognuno di loro un quadro introspettivo eccellente. “Le sirene esistono.” Si chiude proprio così il romanzo di Simone Delos, dove l’inganno arriva proprio dal protagonista della storia il pittore maledetto Kostantinos. È una creatura orribile, infatti raffigura il Crono della mitologia, ed è nato proprio da una leggenda che narra di una sirena che si nascondeva su un lontano scoglio nell’Isola greca di Praxos, Tutti i principali personaggi del romanzo sono raccontati e descritti per metà tra uomo e animale, come: Febo che rappresenta Apollo e Diana che raffigura Artemis, non sono altro che i figli di Kostantinos. I figli del pittore hanno avuto un destino crudele sin dai primi anni di vita, infatti per un subdolo gioco di potere, non hanno avuto un’infanzia felice e sono così diventati difettosi. Nonostante gemelli, si sono ritrovati divisi. Biancalana è troppo grande ed è anche un professore omossessuale e nonostante la sua brillante intelligenza non è considerato completamente un uomo. L’autore analizza e parla molto in questo romanzo dell’incompletezza dei corpi. In sottofondo c’è un ipotesto classicheggiante che racconta episodi mitologici come fossero metafora e guida dei personaggi. Elemento di assoluta originalità e che permea l’intero romanzo di atmosfere epiche.
Il vero motore che alimenta tutta la storia di questo romanzo è l’odio che i due gemelli hanno per il padre, quest’ultimo a sua volta odia i figli per via della morte della compagna. Nel libro metaforicamente i personaggi rappresentano tutti delle sirene e sono metà umani e metà animali, sono come il sole e la luna, sono esseri umani e mostri, pieni di luce e ombre. Kostantinos era emigrato in Italia per amore, ma la sua vita viene trasformata e contornata da odio, menzogne e tradimenti. L’orrore più grande arriva proprio da figli che gli presentano il conto più salato. Chissà se il protagonista riuscirà a redimersi e a trovare un briciolo di felicità, mentre oramai il ricordo della sua Grecia svanisce dalla sa mente e le immagini si fanno sempre più cupe ai suoi occhi.
Che, vuoi per le medicine, vuoi perché forse un uomo
ha un limite, che per quanto avesse ormai l’orgoglio
disintegrato, un piccolo pezzo di coscienza può ancora
sanguinare, e si mette a sanguinare all’improvviso
macchiando di sangue tutto, anche gli occhi.
Successe una volta che il ragazzo greco mise la mano
sulla maniglia della porta con l’intenzione di uscire e fare a
pezzi cose e persone, pur sapendo che non sarebbe stato
sufficiente a ripagare le ingiustizie, i soprusi subiti.
SINOSSI DELL’OPERA. Kostantinos è un pittore. Una ricca famiglia di produttori di olio, una Grecia che nei primi anni Sessanta è ancora integra. Emigra in Italia per amore e lì trova la sua fortuna. Compromessi, menzogne, orrori. Rinnegherà la sua terra e venderà al demonio la vita dei suoi figli, che crescono separati e sempre a un passo dalla follia. Saranno proprio loro, i due gemelli, a presentargli il conto del destino. Mentre la Grecia si disintegra, scopriranno che un tentativo di felicità è possibile, e passa dal perdono alla presa di coscienza che insieme sono più forti anche delle ferite che non si rimarginano.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Simone Pera, in arte Simone Delos è nato a Roma il 26 Marzo 1979. Non è indulgente con se stesso. È una persona per la quale, la vita, spesso è succo di limone spremuto su una ferita aperta. Si perde, spesso, a osservare cose. Oggetti, strade, nuvole. Ha la netta sensazione di non stare al passo del tempo che scorre. Semplicemente non lo gestisce. Si entusiasma per cose futili, e resta a volte indifferente per quelle comunemente considerate importanti. È volubile, umorale e non sempre di buona compagnia. Ha compreso valori che non rispetta. Ascoltato insegnamenti che non mette in pratica. Gli piace il suono di certe parole, ama gli animali. Gli piace la sera quando arriva, il silenzio e l’odore della carta stampata. Troppe cose, ancora, lo destabilizzano. L’unica cosa che lo spinge all’apice lo spaventa. Scrive poco rispetto a quanto vorrebbe. Lo fa stare bene poggiare la testa accanto a quella del suo cane. Seguirne il respiro. Preferisce i finali agli inizi. Il resto sta tutto in quelle poche righe che strappa alle sue mani. È impiegato presso Tim.
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