L’educazione è un processo complesso, che riguarda tutte le persone, dall’inizio alla fine vita. Per le persone di età minore è un diritto fondamentale garantito dal nostro sistema costituzionale.
L’istruzione, l’insegnamento, il proseguimento delle attività scolastiche sono tutti elementi che riguardano l’educazione. Temi centrali ogni qualvolta è necessario prevedere in questa fase emergenziale nuove norme e regole per il vivere civile per la gestione della pandemia da coronavirus.
Sono questi i temi che la Camera Nazionale Avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni vuole portare all’attenzione per questa Giornata internazionale dell’educazione 2021.
CAMMINO ha pubblicato, già nel primo lockdown, il decalogo per la cura dei minori ed al punto 7 fa presente che il diritto all’educazione è garantito anche dagli art. 28 e 29 della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo occupandosi da sempre di questi temi e relative problematiche sociali, concentrandosi sull’impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto sulle scuole.
Lo slittare delle riaperture delle aule e l’attivazione di metodi di erogazione e studio telematici, con la didattica a distanza, ci hanno permesso il proseguimento, ma non possiamo non rilevare anche gli aspetti negativi inevitabili che la poca socializzazione poterà ai nostri ragazzi.
La Presidente di CAMMINO, Avv. Maria Giovanna Ruo dichiara: «Scuola è, non solo apprendimento di discipline e abilità, ma anche vita, relazioni. È costruzione delle regole dello stare insieme, dell’assunzione di responsabilità e pratica della solidarietà: la deprivazione di tutto ciò pretende dal mondo degli operatori per le persone di età minori (giuristi, pedagogisti, sociologhi, operatori sociali, psicologi) un interrogarsi su quali modalità individuare per garantire tutto ciò, che non può essere rinviato al “mondo migliore a venire”».
È necessario trasformare l’attuale situazione in opportunità per diminuire le distanze sociali, non per allargarle come purtroppo sta avvenendo, dato che la situazione attuale svantaggia i più vulnerabili.