Il noto regista e scrittore propone ai lettori una interpretazione della vita, in chiave satirica ed elegante. Una commedia brillante, tagliente e amara in cui, le storie di 16 personaggi raccontati in presa diretta, s’intrecciano per dipingere un affresco contemporaneo di vita reale della nostra società. 190 pagine dal tono irriverente, ironico, brillante, provocatorio ma anche romantico.
Lavoro, gioia, licenziamenti, successo, separazioni, intrighi, depressione, sesso, ironia, vendetta, gioco, morte e rinascita, si susseguono come in un bolero nel libro edito da MDS, la casa editrice che rilancia in tutta Italia l’opera di Zagari come simbolo di “resistenza editoriale” in questa epoca difficile segnata dalle conseguenze della pandemia.
Sedici personaggi, sedici storie, sedici vite s’intrecciano in una amara quanto vitale commedia metropolitana. Dopo il successo della prima edizione, esce la prima ristampa di “Soli, bastardi e sentimentali” (MDS editore), scritto da Paolo Zagari, regista, autore televisivo, giornalista, critico cinematografico.Una commedia brillante, tagliente e autentica in cui, le storie di 16 personaggi raccontati in presa diretta, s’intrecciano per dipingere un affresco contemporaneo di vita reale della nostra società. 190 pagine dal tono irriverente, ironico, brillante, provocatorio ma anche romantico.
La casa editrice MDS ha voluto fortemente questa iniziativa lanciando in tutta Italia la prima ristampa del libro di Zagari, come simbolo di “resilienza editoriale” in questa epoca difficile segnata dalle conseguenze della pandemia
Nel romanzo, Zagari, che ha una lunga esperienza di autore e regista televisivo, oltre che di scrittore, ricorre a una forma espressiva tipica del cinema: la soggettiva, per narrare da “dentro” le azioni e i pensieri dei protagonisti. Sedici personaggi che si raccontano in prima persona e si inseguono, si innamorano, si amano, si odiano, si deprimono, si esaltano, soffrono, tradiscono, godono, bevono, uccidono, muoiono.
Sono vite colte sul fatto, uomini e donne che si raccontano in diretta esattamente nel preciso momento in cui accadono gli avvenimenti. Una tecnica narrativa complessa ma non fine a se stessa, usata per cogliere quel flusso vitale che muove il destino dei protagonisti. Seguendo questa sorta di realismo interiore, che non prevede giudizi morali, gli eventi si sviluppano e sovrappongono come nell’andamento di un bolero.
“Soli, Bastardi e Sentimentali” è la fotografia di un mondo, un mondo esteriore e un mondo interiore. Anzi, molte fotografie di molti mondi. Un affresco di una classe sociale media fluida. Un romanzo spiazzante e intenso, pieno di giudizi netti e sferzanti, senza nessuna concessione al politicamente corretto, eppure mai davvero giudicante. Le vicende dei numerosi personaggi coinvolgono e convincono, le loro turbolenze amorose, lavorative, umane, sono narrate attraverso monologhi interiori incalzanti, in una scrittura ricca di sensibilità empatica, che riesce a passare disinvoltamente da un punto di vista all’altro, permettendo l’immedesimazione nella psicologia e nelle vicende di chi di volta in volta racconta. Un invito ad ascoltare quelle voci e comprendere i dettagli dei vari ambienti descritti, la nuda realtà dei mondi di ciascuno, esteriori ed interiori, appunto. E poi ci sono i nomi, elemento essenziale. Ripetuti, i nomi e i cognomi, in maniera quasi ossessiva. La tensione che si crea di capitolo in capitolo non si allenta mai, dalla cena iniziale fino alla fine, un anno dopo, quando la cornice è completa e il cerchio si chiude con la cena che riunisce i personaggi con i resti delle vite di ciascuno e con l’idea che, almeno per qualcuno, la vita sia migliore, o per lo meno, non più la stessa.”
Ecco che allora, lavoro, gioia, licenziamenti, successo, separazioni, intrighi, depressione, sesso, ironia, vendetta, gioco, morte, e rinascita, si susseguono come in un bolero che una volta terminato il suo giro musicale ricomincia daccapo, arricchendosi di un suono in più. Il libro è incorniciato tra due cene che possono essere un inizio e una fine ma anche due fini e due inizi. In questo meccanismo a intarsio le brevi tessere dei capitoli, alla fine, quasi, magicamente combaciano e ricompongono il quadro come in un puzzle.
Paolo Zagari, scrittore, critico cinematografico, produttore e regista di documentari (Bosnia le radici spezzate, Los Tanos, Il deserto degli affetti (terzo classificato al Premio internazionale Luchetti nel 2010), da 28 anni autore, regista e inviato di trasmissioni Rai (Chi l’ha visto, Crash, Sereno variabile, Rai Storia, Una giornata particolare, Il mondo di Quark tra le altre).Nel 1994 vince il premio letterario Diego Fabbri con un saggio in forma di intervista immaginaria dal titolo Io, Woody e Allen (Edizioni Dedalo). Nel 2007 vince il Premio Ilaria Alpi col reportage Il mercato delle braccia. Nel 2010 vince il Premio Repubblica.it con l’inchiesta Terra di nessuno. Scrive e pubblica per Fazi editore Smog e Il tradimento preventivo.
“Soli, Bastardi e Sentimentali” è il suo terzo romanzo, cui sottotesto è Soli come gatti, Bastardi come uomini, Sentimentali come cani. I protagonisti di questo romanzo raccontano le loro storie in prima persona, senza alcuna mediazione. Ciascun personaggio agisce seguendo una propria logica, una propria morale o semplicemente il proprio interesse. Una commedia di pensieri piena d’azione, che si regge su una struttura solida, equilibrata, coerente e attraversata da numerosi ‘colpi di scena’ che tengono sempre alta la partecipazione emotiva del lettore.
Un’esperienza di lettura diversa, autentica; in qualche modo speciale.
MDS EDITORE
190 PAGINE
9788898942923
13,90 EURO