Disponibile dal 20 novembre in radio e su tutte le piattaforme digitali, āVivi a domaniā, il primo singolo della band abruzzese Sirente prodotto da Ioska Versari –
produttore discografico e direttore artistico di FLEBO records – missato e masterizzato
da Francesco Tosoni (Noise Symphony).
La band propone un pop attuale e immediato che non trascura, in pieno stile it-pop, di
attingere dalla tradizione cantautorale: la forza delle melodie ĆØ incorniciata da una
produzione sia tradizionale nel suo essere āsuonataā che moderna nellāutilizzo dei synth; un
sound attuale con testi semplici concepiti per immagini e di facile immedesimazione anche grazie ad un canto che unisce perfettamente spinta e controllo.
Jonathan Di Felice (voce), Matteo Fontana (batteria) e i fratelli Valerio (chitarra) e Riccardo Giuliani (basso) sono quattro ragazzi abruzzesi profondamente legati alle proprie radici: la passione per la musica e il sentimento comune verso lāappartenenza al territorio li porta ad incontrarsi e a formare la band, ispirandosi alla forza e alla resilienza della terra dalla quale provengono. Il Sirente, la vetta piĆ¹ alta del gruppo montuoso che sovrasta la loro cittĆ di provenienza – LāAquila ā si fa cosƬ guardiano silenzioso e imponente che veglia su di una ripartenza non solo materiale ma soprattutto emotiva dopo gli accadimenti storici che nel 2009 hanno segnato la cittĆ .
Sirente:
Jonathan Di Felice (voce)
Valerio Giuliani (chitarra)
Riccardo Giuliani (basso)
Matteo Fontana (batteria)
Intervista:
1- Quanto siete legati alle vostre radici?
Valerio: Chi non eĢ legato alle proprie radici? Ovviamente i fatti accaduti ci hanno insegnato a rispettarle e a valorizzarle.. noi proveremo a farlo con la nostra musica.
Jonathan: Il legame eĢ forte e coscienzioso percheĢ abbiamo sperimentato sulla nostra pelle la perdita della cittaĢ. Il nome del gruppo eĢ un omaggio alla nostra cittaĢ poicheĢ, il Sirente, eĢ un monte che si erge in prossimitaĢ di essa. Questa montagna per noi rappresenta un sorta di ātotemā.
2- Eravate molto piccoli quando siete stati colpiti dal terremoto.. raccontateci le vostre paure e come avete vissuto quel terribile momento..
Jonathan: Eravamo poco piuĢ di 4 bambini. Le paure erano tante, ma la cosa piuĢ brutta eĢ stata veder le proprie certezze crollare (in tutti i sensi). Eā passato peroĢ, faraĢ parte del nostro background per sempre, mora noi vogliamo e dobbiamo guardare avanti.
Riccardo: La paura piuĢ grande eĢ stata quella di non riuscire a superare quella brutta fase della nostra vita, il futuro si prospettava buio ed incerto avendo perso, in quel momento,tutti i luoghi di incontro e di distruzione abituali.
3- Il singolo āVivi a domaniā parla di quel futuro che vi eĢ sembrato venire a mancare sin da piccoli.. cosa vi eĢ mancato di piuĢ?
Riccardo: A quellāetaĢ si ha bisogno di sognare, e noi in quel periodo non abbiamo potuto farlo, lo facciamo adesso peroĢ, con la musica.
Valerio: Eā stato un periodo difficile. Quello che prima ci sembrava scontato, in quel momento, eĢ venuto a mancare, a partire dalla quotidianitaĢ. CioĢ che ci eĢ mancato di piuĢ eĢ sicuramente la nostra cittaĢ.
4- Quanto eĢ stata importante la musica per voi in quel tragico momento?
Matteo: In quel momento ci eĢ stata molto dāaiuto e ci ha aiutato ad affrontare quel momento delicato. EĢ anche per merito della musica se abbiamo ritrovato la forza per andare avanti con le nostre vite e se abbiamo ritrovato la normalitaĢ persa successivamente al sisma.