GENOVA. “A due anni di distanza dalla tragedia, il Ponte Morandi di Genova torna nelle mani di Autostrade per l’Italia S.p.A., società controllata dai Benetton, senza che nemmeno il processo abbia avuto inizio. Siamo di fronte all’ennesima vergogna della storia italiana”. E’ dura la reazione del presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, Alberto Pallotti, alla decisione, presa dalla ministra (Partito Democratico) dei trasporti, Paola De Micheli, di affidare la gestione del ponte ad Autostrade per l’Italia.
A circa due mesi dalla posa dell’ultima campata del nuovo viadotto, l’opinione pubblica si infiamma. Il premier Conte, nella fase di presentazione del decreto Semplificazioni, ha lanciato un chiaro ultimatum ad Autostrade per l’Italia, sottolineando l’inaccettabilità delle condizioni proposte. Basta tergiversare, insomma, sennò si passa alla revoca della concessione.
“La tanto acclamata revoca non è arrivata, nulla è cambiato dal 2018 ad oggi – afferma Pallotti . Sono state dette davvero tante cose, ma di fatti nemmeno l’ombra. Nessuno ha pagato per le 43 vittime di quella mattina ed il pericolo della prescrizione è sempre dietro l’angolo. E’ una mancanza di rispetto nei loro confronti e di tutti i loro familiari. Stiamo assistendo all’ennesima presa in giro, sperando che, quando il processo avrà inizio, questo abbia una decorrenza veloce. Confidiamo nel rispetto delle promesse fatte appena dopo l’accaduto, nella revoca di una concessione che fa il bene di pochi a scapito della collettività. Le nostre autostrade sono le più care d’Europa. Il meccanismo alla base dell’affidamento delle concessioni – conclude il presidente – va totalmente ridiscusso”.
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