L’uomo aveva sottoscritto un contratto 4 You con la Banca Agricola Mantovana (Gruppo MPS), scoprendone solo dopo l’eccessiva durata e l’impossibilità di svincolarsi.
Avv. Franchi (Konsumer): “Dopo che Tribunali e Corti d’appello hanno respinto le richieste di restituzione dei soldi, la Cassazione ha giudicato il contratto privo di causa e non meritevole di tutela da parte dell’ordinamento giuridico”
La Corte di Appello di Bologna si è pronunciata in favore dell’ennesimo consumatore tradito dalla propria banca. Con sentenza n. 1743, pubblicata il 1° giugno 2020, uniformandosi alla precedente statuizione della Corte di cassazione (sentenza n. 383/18), la Suprema Corte ha dichiarato nullo un contratto 4 You, stipulato da un cittadino di Parma con la Banca Agricola Mantovana S.p.A., Istituto di Credito facente parte del gruppo Monte dei Paschi di Siena, poi fusa per incorporazione nello stesso.
Con tale provvedimento, la Corte ha dato ragione all’uomo, assistito in questo percorso legale dall’Avvocato Giovanni Franchi, Presidente della sezione Emilia-Romagna dell’associazione in difesa dei consumatori Konsumer, ribaltato i pareri dei precedenti giudizi di I grado e d’appello, e condannando la Banca Monte dei Paschi di Siena alla restituzione della somma di € 32.179,39, oltre interessi dalla domanda al saldo e spese di lite.
La stipula di tale contratto, avente ad oggetto un piano finanziario denominato 4 You, risale a febbraio 2001. Il dipendente della filiale di Parma nel proporre l’acquisto aveva prospettato la possibilità di ottenere rendimenti particolarmente elevati. Si trattava, a suo dire, di un investimento interbancario, cioè, sempre a suo dire, di un piano di accumulo basato sulle capacità di finanziarie del cliente. Questo mediante il semplice risparmio mensile di € 154,94, con la possibilità di recedere in qualsiasi momento e con quella di ottenere notevoli ricavi.
Solo in seguito il cliente scoprì che si trattava di un impegno di lunghissima durata senza possibilità di rescissione anticipata, per questo decise di rivolgersi a Konsumer, chiedendo all’avvocato Franchi, esperto in materia e che si era già occupato con successo di contratti 4 You e My Way, di liberarlo da quella situazione. L’avvocato promosse per lui nel marzo 2004 un’azione civile avanti il Tribunale di Parma, conclusasi col rigetto della domanda e la condanna alle spese di lite. Sentenza, questa, confermata anche in appello con ulteriore condanna alle spese.
Dopo l’impugnazione della sentenza avanti la Suprema Corte, quest’ultima con sentenza n. 383/2018 ha accolto il primo motivo del ricorso relativo alla nullità del contratto, perché non diretto a realizzare interessi meritevoli di tutela per l’ordinamento i sensi dell’art. 1322 c.c. e rimesso la causa davanti alla Corte d’appello di Bologna per la decisione nel merito.
E così la Corte d’appello di Bologna in sede di rinvio, con sentenza 1473/20, non ha potuto che riformare se stessa e il Tribunale di Parma, dichiarando la nullità del contratto e condannando l’a banca alla restituzione in favore del risparmiatore della somma di € 32.139,79, oltre interesse e spese di tutti i gradi del giudizio.
“Si tratta di una sentenza importantissima, in linea con i precedenti della Suprema Corte – Ha commentato l’Avvocato Franchi – Finalmente la Cassazione ha messo la parola fine al problema, statuendo che si tratta di un contratto privo di causa e, comunque, non meritevole di tutela da parte dell’ordinamento giuridico. La giurisprudenza di merito si è dovuta uniformare alle statuizioni della Suprema Corte, dopo che per diverso tempo i Tribunali e le Corti d’appello hanno respinto le domande di restituzione avanzate dai risparmiatori”.