IL SUONO ETEREO DI UNA NATURA IN TRASFORMAZIONE
In uscita l’8 maggio per Warner Music in collaborazione con Casa Musicale Sonzogno. Una collezione di 3 suite dedicate al tema delle migrazioni e allâidentitĂ in movimento. Online il video del singolo “Ginkgo Biloba”. Il violoncello arriva in territori inesplorati: dai ritmi sincopati del jazz alla vitalitĂ del folk irlandese.
âUn suono ben conosciuto, una voce che non ti aspetti. Il suono del violoncello: arpeggi sulle quattro corde che fan sembrare le armonie piĂš leggere, pizzicati nervosi e delicati nello stesso tempo. La voce di Naomi, violoncellista, mi ricorda il suono di un carillon: per suonare si mette in moto e riesce, al contrario di sĂŠ stesso, a fermare il tempo di chi ascolta. Alla sua voce carillon e al suo violoncello, Naomi fa raccontare storie di natura, di cose semplici, trovando lâin-canto che ferma il tempoâ: Mario Brunello.
Il violoncello arriva in territori inesplorati: capace di duetti inediti con le vocalitĂ dellâartista, o di adattarsi alle danze folk come mai in passato. Uno strumento che diventa epicentro di un mondo immerso nelle atmosfere naturali, delicato ed etereo, in cui lâarte viene assorbita in modo onnivoro per poi espandersi a tutto tondo attraverso la musica, la danza, la poesia e le illustrazioni.
Ă Suite Dreams: il nuovo e terzo progetto discografico della violoncellista e cantautrice irlandese Naomi Berrill, nato in collaborazione con Casa Musicale Sonzogno e pubblicato da Warner Music, in uscita domani venerdĂŹ 8 maggio (qui il link per il pre-order del disco sulle principali piattaforme: https://lnkfi.re/NaomiBerrill_SuiteDreams).
âGinkgo Bilobaâ è il video del singolo online da oggi, realizzato da Mirror Production (https://www.youtube.com/watch?v=HebjqYCqkvQ&feature=youtu.be). Una canzone ispirata allâomonima poesia del poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe e dedicata a uno degli alberi piĂš antichi, rappresentazione vivente della capacitĂ di resistere alle avversitĂ . Una clip in cui il suono del violoncello e i tre ballerini che lo accompagnano sembrano seguire le foglie che cadono e si liberano nel vento, per creare un insieme unico di meraviglia e stupore tra boschi naturali, atmosfere industriali e danza.
Il percorso che ha ispirato la produzione del disco passa dai luoghi che ama: Firenze, la cittĂ dove vive ormai da diversi anni e Galway, dovâè nata. Un omaggio alla sua terra natia che si ritrova nella scelta degli strumenti tipici della tradizione irlandese come la concertina, una piccola fisarmonica usata nella musica folk, o allâispirazione del poeta Liam O’Flaherty.
Autrice sia delle musiche che dei testi, per alcuni dei quali ha usato parole e ispirazioni dello scrittore Percy Bysshe Shelley (âOak and Sister Springâ), e dellâillustratrice Cicely Mary Barker (âSpring Goesâ), Naomi suona in questo disco oltre al violoncello il pianoforte, la chitarra e la concertina.
Una versatilitĂ unica che le permette di unire epoche musicali diverse sotto un unico segno distintivo. UnâabilitĂ interpretativa grazie a cui riesce a condurre il violoncello in generi e mondi incontaminati e a riunire – sotto la stessa ricerca – elementi pre-barocchi, finezze cantautoriali, ritmi sincopati del mondo del jazz e la vitalitĂ del folk irlandese.
Un disco in cui emerge la voglia di osare e sperimentare, come in âJig and Reelâ, danza folk per la prima volta scritta ed eseguita per violoncello, o in âPreludeâ, in cui crea una nuova idea musicale partendo dalla BourrĂŠe della 3° Suite di Bach e cambiandone la metrica e lâarmonia.
Suite Dreams è una collezione di 3 suite dedicate e ispirate dal tema delle migrazioni, non solo di uomini o etnie ma anche di stormi di uccelli, di piante, di animali, di generi. Lo snaturarsi di unâidentitĂ per poi rinascere in un altro contesto e miscelare gli elementi. Un disco in cui nulla rimane fermo: tra i rami che crescono e la fioritura che avanza in âGinkgo Bilobaâ, attraverso le stagioni che cambiano in âSpring Goesâ e âOak And Sister Springâ, in cui dominano le migrazioni degli stormi in autunno, Naomi ribadisce musicalmente che la natura dellâuomo è di muoversi alla costante ricerca di una condizione migliore.
âCambiare vuole dire crescere. La propria identità è la moneta di scambio per accettare la diversitĂ e chi non si apre a questo confronto perde unâopportunitĂ â.
Trait-dâunion di questo viaggio sono le danze che nel tempo si sono evolute, viaggiando e cambiando pelle, come quelle barocche tanto care alla corte francese, il jazz e il blues fino alle danze tipiche del folklore internazionale.Â
LE 3 SUITE
Silent Woods racchiude 5 canzoni originali. Ă unâode alla natura, in particolare agli alberi e le stagioni, lâimmobilitĂ e il mutamento. Affronta le migrazioni, le danze degli stormi di uccelli, le piante che travalicano i propri habitat per adattarsi ad altri terreni, altri climi. Questa Suite è concepita e dedicata al Parco delle Cascine di Firenze.
1 – Oak and Sister Spring
2 – Gravity
3 – Dwelling Place
4 – Ginkgo Biloba
5 – Spring Goes
Dance Suite è composta da 5 danze (Jig and Reel sono un unico brano) e rappresenta un’area di confine che indaga il rapporto tra musica classica e tradizione folk. In questo caso i movimenti/le danze non provengono da vari paesi come nelle suite di Bach, ma da generi musicali diversi tra loro. La musica folk migra verso forme piĂš classiche e viceversa.
6 – Prelude
7 – Jig And Reel âFlowers for Ibanaâ
8 – Swing Me Round
9 – Mermaid Dance
Playground Suite è unâatmosfera fanciullesca in cui canzoni, poesie, danze e melodie di differenti paesi si uniscono in un solo mondo per voce e violoncello. Come in un parco giochi ogni canzone rappresenta un gioco, una dinamica e un colore diverso. Una fotografia della societĂ contemporanea, fatta di diverse etnie che si mescolano in una sorta di folklore liquido. La danza entra in questa suite anche con alcuni giochi di parole: come slide, che vuol dire scivolo ma è anche un ballo irlandese; Swing, che è lâaltalena e allo stesso tempo lâirresistibile ritmo che ha caratterizzato gli anni â20; Round, una canzone in forma canonica ma anche la giostra che per esteso è Roundabout.
10 – My Little Graceful Girl (Hungary)
11 – O Babbo Mio (Italy)
12 – Slide – Na BĂ ltha Craige (Ireland)
13 – Roundabout – Machli Jal (India)
14 – Swing 42 (France/Romani, Django Reinhardt)