Voglia di partecipare alla staffetta ma non si trovano partner abbastanza allenati? Ci penserà il comitato della Horn Attacke del 7 marzo a mettere l’atleta in contatto con altri partecipanti, desiderosi di cimentarsi con il duathlon di corsa e scialpinismo altoatesino fino al mitico Corno del Renon, obiettivo finale della contesa. Basterà commentare il post Facebook “per cuori solitari” della Horn Attacke, specificando quale tratto della competizione si desidera affrontare, a seconda delle proprie abilità.
Bolzano la meta di partenza, il Corno del Renon quella di arrivo, per un totale di 20 km e 2.000 metri di dislivello da percorrersi in solitaria, usufruendo della zona cambio, in staffetta (a due o tre), o da “montanari”, portandosi appresso l’attrezzatura dall’inizio alla fine senza usufruire della zona cambio.
In ogni caso è tempo d’iniziare ad allenarsi, e non ci sono scuse… sia il percorso di corsa sia quello scialpinistico sono testabili, e nel comprensorio sciistico del Corno del Renon c’è un tracciato segnalato appositamente per potersi allenare in maniera indipendente e in totale sicurezza.
E per chi non teme alcun tipo di sfida è stata ideata la classifica dedicata ai ‘montanari’, invenzione dell’indimenticato Ulli Seebacher – alpinista scomparso sulla Gran Vedretta a causa di una valanga – che ha lasciato una serie infinita di ricordi visto che fu protagonista di continue sfide sul “suo” Corno del Renon: “Vediamo se è possibile correre 100 volte in un anno in cima al Corno del Renon! – disse. – E raggiunta la quota 100, deve essere possibile farlo anche 200 volte! E la prossima volta porterò con me 50 kg di legno, una scommessa è una scommessa! E chi l’ha detto che non è possibile andarci anche in bici da corsa sul Corno?”.
Ulli ci ha dimostrato che tutto ciò è possibile, e così perché non mettere alla prova anche i concorrenti della Horn Attacke con un contest “alla Ulli” che sin dalla prima edizione – essendo uno degli ideatori della manifestazione – cercò di convincere gli altri membri del comitato a lanciare una sfida con sé stessi di questo tipo, creando la categoria “montanari”: “Ci deve essere un numero sufficiente di ‘pazzi’ appassionati di montagna che portano con sé l’attrezzatura direttamente da Bolzano e terminano la gara sul Corno, senza usufruire delle zone cambio!” Ora i tempi sono maturi e in tanti hanno già accettato la sfida.