La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.
Ann Hui nell’accettare la proposta ha dichiarato: “Sono davvero felice di ricevere questa notizia e sono onorata per il premio! Sono così felice che non riesco a trovare le parole. Spero solo che nel mondo tutto volga presto per il meglio e che ognuno possa sentirsi di nuovo felice come io mi sento in questo momento.”
Tilda Swinton nell’accettare la proposta ha dichiarato: “Porto nel cuore questo grande festival da tre decenni: è con grande umiltà che ricevo questo riconoscimento. Sarà per me una vera gioia venire a Venezia, soprattutto quest’anno, per celebrare l’immortale arte del cinema e la sua ribelle capacità di sopravvivenza di fronte a tutte le sfide che il cambiamento può porre a noi tutti.”
A proposito di questi riconoscimenti, il Direttore Alberto Barbera ha dichiarato: “Ann Hui è una delle registe più apprezzate, prolifiche e versatili del continente asiatico, la cui carriera copre quattro decenni e attraversa tutti i generi cinematografici. Da subito riconosciuta come una delle figure cardine della cosiddetta Hong Kong New Wave – il movimento cinematografico che tra la fine degli anni Settanta e gli Ottanta rivoluzionò il cinema hongkonghese, trasformando la città cosmopolita in uno dei centri creativi più vivaci del decennio – ha diretto film di generi molto diversi, dal melodramma alla ghost story, dal film semi-autobiografico all’adattamento di importanti testi letterari, senza trascurare i drammi familiari, i film di arti marziali e il thriller. È stata anche uno dei primi registi della scena hongkonghese a unire materiale documentario al cinema di finzione. Pur prestando attenzione anche all’aspetto commerciale del cinema e riuscendo a riscuotere ampio successo di pubblico, il cinema di Ann Hui non ha mai abbandonato la prospettiva autoriale. Nel suo cinema ha sempre mostrato particolare interesse per le vicende umane e sociali, raccontando con sensibilità ma anche con la raffinatezza dell’intellettuale, storie individuali che intrecciano temi sociali importanti quali quelli dei rifugiati, degli emarginati e degli anziani. In modo pioneristico, il suo linguaggio e la sua peculiare impronta visiva non solo hanno saputo cogliere gli aspetti più specifici della città e dell’immaginario di Hong Kong ma hanno anche saputo trasporli e tradurli in una prospettiva universale”.
Prosegue Alberto Barbera: “Tilda Swinton è unanimemente riconosciuta come una delle interpreti più originali ed intense affermatesi sul finire del secolo scorso. La sua unicità riposa su una personalità esigente ed eccentrica, una versatilità fuori del comune, la capacità di passare dal cinema d’autore più radicale a grandi produzioni hollywoodiane, senza mai rinunciare al proprio inesausto bisogno di dar vita a personaggi inclassificabili. Ogni sua interpretazione è una sfida temeraria alle convenzioni, siano esse artistiche o sociali, il frutto della necessità di mettersi continuamente in gioco senza mai accontentarsi dei risultati raggiunti, e il desiderio di esplorare risvolti inediti dei comportamenti e delle emozioni umane, che la Swinton non si limita a veicolare ma di cui offre la personificazione più sorprendente e straniante. Ha lavorato con alcuni dei maggiori registi contemporanei, ma è soprattutto fedele ad alcuni autori, di cui è stata una musa più che una semplice attrice prediletta. Esemplare, ad esempio, il sodalizio con Derek Jarman, del quale interpretò tutti i film dal 1985 alla morte del regista inglese avvenuta nel 1994, e quello con Luca Guadagnino, con il quale ha realizzato quattro film, condividendone il progetto di dar vita a un cinema fuori degli schemi. In questo senso, Tilda Swinton si conferma come l’interprete per eccellenza del cinema contemporaneo, che non si accontenta della semplicità e del richiamo delle mode, ma aspira all’inosabile”.
Dopo aver studiato all’Università di Hong Kong e alla London Film School all’inizio degli anni Settanta, Ann Hui entra nella scena cinematografica di Hong Kong come assistente alla regia del maestro del cinema di arti marziali King Hu. Nel 1979 fa il suo esordio alla regia con il thriller The Secret, interpretato da Sylvia Chang e da subito viene riconosciuta come una delle figure cardine della cosiddetta Hong Kong New Wave, il movimento cinematografico di cui fanno parte tra gli altri anche John Woo, Tsui Hark e Patrick Tam. Dal suo esordio, Ann Hui ha diretto 26 film, due documentari, vari cortometraggi ed ha contribuito in qualità di produttore esecutivo ai film di Yim Ho e Xie Jin.
I suoi film sono stati selezionati da tutti i più importanti festival internazionali sin dalle prime fasi della sua carriera con la presentazione a Cannes di Boat People (1982) e Song of the Exile (1990), interpretato da Maggie Cheung. Summer Snow (1995) e Ordinary Heroes (1999) sono stati presentati in concorso a Berlino e, successivamente, A Simple Life (2011) e The Golden Era (2014) a Venezia. Ann Hui è l’unica regista ad aver ottenuto tutti i principali premi agli Hong Kong Film Awards per ben due volte. Con Summer Snow e A Simple Life ha infatti ricevuto il premio per il miglior film, la miglior regia, il miglior attore, la miglior attrice e la miglior sceneggiatura. Oltre ad aver ricevuto per ben sei volte il premio per la miglior regia agli Hong Kong Film Awards e in vari altri festival, i riconoscimenti alle attrici protagoniste dei suoi film – tra cui Maggie Cheung, Deanie Ip (Coppa Volpi a Venezia per A Simple Life) e Tang Wei tra le altre – hanno confermato l’abilità di Ann Hui di dirigere grandi star e saper scolpire indimenticabili personaggi femminili. La sua intera carriera la conferma come una delle maggiori registe del cinema contemporaneo.
Tilda Swinton ha esordito nel cinema nel 1985 con il film Caravaggio di Derek Jarman. Da quel momento in poi i due gireranno altri sette film assieme, fino alla prematura scomparsa del regista nel 1994. Tra le loro collaborazioni si ricordano Ciò che resta dell’Inghilterra (1987), The Garden (1990), War Requiem (1989), Edoardo II (1991, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile) e Wittgenstein (1993). Nell’Orlando (1992) di Sally Potter, basato sull’omonimo romanzo di Virginia Woolf, ottiene ampio riconoscimento internazionale per l’incomparabile interpretazione del protagonista.
Tilda Swinton ha stabilito lunghe e importanti collaborazioni con registi quali Jim Jarmusch (Solo gli amanti sopravvivono, 2013; I morti non muoiono, 2019), Joel e Ethan Coen, Lynne Ramsay (…e ora parliamo di Kevin, 2011) e Luca Guadagnino (Io sono l’amore, 2009; A Bigger Splash, 2015; Suspiria, 2018). Ha lavorato inoltre con Bong Joon Ho nei film Snowpiercer (2013) e Okja (2017), entrambi grandi successi internazionali.
Tilda Swinton ha recitato in Un disastro di ragazza (2015), commedia acclamata dalla critica, scritta da Amy Schumer e diretta da Judd Apatow; ha interpretato l’iconica Strega Bianca nella saga di Narnia e l’Antico nel blockbuster dei Marvel Studios Doctor Strange (2016). La parte in Michael Clayton (2007) di Tony Gilroy le è valsa un premio BAFTA e un premio Oscar® come miglior attrice non protagonista.
Tilda Swinton ha recentemente recitato per Wes Anderson nel film The French Dispatch – si tratta della sua quarta collaborazione col regista americano – per Joanna Hogg nel film The Souvenir: Part II e per Apichatpong Weerasethakul nel film Memoria.
Nel 2008 Tilda Swinton ha lanciato, con il co-fondatore Mark Cousins, la 8 ½ Foundation, un’iniziativa cinematografica mondiale rivolta ai bambini. Ha curato la programmazione di numerosi festival cinematografici in varie zone del mondo, nelle Highlands scozzesi, in Thailandia e a Pechino; tra i festival da lei organizzati c’è anche Pilgrimage, una sorta di cinema mobile trainato a piedi attraverso la Scozia.
Ad oggi Tilda Swinton ha prodotto i seguenti film: Derek (2008), un ritratto del regista Derek Jarman; Io sono l’amore; il progetto The Seasons in Quincy (2016) che comprende quattro ritratti dedicati all’amico John Berger (Swinton ne ha diretto uno e sceneggiato un secondo); …e ora parliamo di Kevin; Okja; la serie Women Make Film: A New Road Movie Through Cinema (2018).
Attualmente Tilda Swinton sta lavorando ai nuovi progetti di Pedro Almodóvar e George Miller.
Tilda Swinton vive nelle Highlands in Scozia ed è madre di due gemelli.