Oggi esce in digitale l’album “Live the Coordinator” una raccolta di brani in versione live contenuti nel primo disco di Al The Coordinator, dal titolo “Join The Coordinator”, dieci tracce uscite nel 2016 che raccontano le storie di personaggi diversi tra loro, in un’atmosfera chiaramente riconducibile alla tradizione folk di derivazione anglosassone e americana e arrangiamenti che rimandano alla cultura country, con variazioni bluegrass e uno skyline old time.
Il disco, in cui sono contenute anche alcune cover, è stato anticipato dai video di “Golden” e di “Erwin Last Passion” rispettivamente prima e seconda puntata della mini-serie di live session registrata da Al The Coordinator per La Lumaca Dischi. Realizzata da Vlad “KayaDub” Costabile, Francesco Malizia e Mauro Nigro con la collaborazione di Tedes srl e AEA. Gli altri episodi usciranno a mercoledì alterni per i prossimi mesi, fino a settembre.
Questa la tracklist: Golden (Or Life On Your Own); Erwin Last Passion; Really Cares About; The Hunter’s Prayer; Pickin’ On My Heart; Working On A Building; For The Turnstiles (Neil Young Cover); The Shepherd’s Walk; Changes (Black Sabbath Cover); Girl From The North Country (Bob Dylan Cover); The Mist.
“Amo il Bluegrass, non so se si è capito – racconta Al The Coordinator – Ti fa tornare all’essenza delle canzoni e degli strumenti, senza bisogno di elettricità e sovrastrutture. Spesso si incide ancora come ai vecchi tempi: tutti insieme intorno ad un solo microfono, un’asta per sorreggerlo e un solo cavo trai piedi. Così, un bel giorno, quel realizzatore di sogni che risponde al nome di Vlad “KayaDub” Costabile mi chiama per dirmi che tutto questo si poteva fare. Allora è bastato mettere insieme i Coordinatori Mario (mandolino), Giuseppe (dobro, chitarra e banjo) e Alessio (contrabbasso) e grazie all’ospitalità di Fausto Scirchio e all’occhio di Mauro Nigro abbiamo messo insieme questo Live The Coordinator. Una serie per vivere canzoni in maniera sostenibile. Senza fronzoli e ansie, con menti e cuori liberi.”
Vlad “KayaDub” Costabile racconta il lavoro che hanno fatto: “Il mio compito è quello di riuscire a fotografare il suono in un istante preciso e rubare l’emozione dei musicisti mentre regalano emozioni. Con il mio fido compagno Francesco Malizia ci siamo scontrati con le tecniche di John Cuniberti, maestro nella registrazione con un solo microfono, in particolare con l’uso del microfono AEA R88 stereo ribbon. Così grazie alla disponibilità di Oscar Roje, di TEDES e di AEA siamo riusciti a registrare il Live di Al e a realizzare il suo sogno. Tecnicamente la registrazione si effettua senza artifici, unica take senza editing o post-produzione. Solo così si riesce a trasmettere l’emozione reale della vera musica suonata. Mille fattori entrano in gioco, tutto dev’essere perfetto, le dinamiche, il feeling tra i musicisti, la posizione nello spazio che inciderà su quello che l’ascoltatore finale ascolterà.”
Al The Coordinator è Bernardo “Aldo” D’Orrico. Aldo D’Orrico nasce nel 1979 a Cosenza. Una chitarra decisa ma incontentabile al servizio di una voce acuta e graffiante. Dopo aver consumato un po’ di walkman con le prime musicassette di rock, musica d’autore, metal, punk e tutta quella roba che da piccolo ti cambia il modo di pensare, all’età di 13 anni imbraccia la sua prima chitarra.
I palchi degli esordi, quelli polverosi di fine anni ’90, li attraversa con i thrashers Diastasia, per poi fondare i Miss Fräulein, dalla cui formazione nascono due album autoprodotti (Tob Was My Monkey e Aprofessionaldinnerout) e un terzo per Mk Records e Indipendead Records, The Secret Bond. Il gruppo si esibisce in di concerti in tutta Italia e partecipa ad importanti festival quali l’Heineken Jammin’ Festival, l’Ypsigrock, Arezzo Wave etc. Aldo prende lezioni dal maestro Lutte Berg e perfeziona i suoi rudimenti di blues e rock’n’roll nei Texaco Jive di J.J. Guido, vera formazione-scuola per musicisti, che diventa internazionale quando la band è chiamata ad accompagnare le tournée italiane della cantante newyorkese Amy Coleman. Innamorato di Beatles, Pink Floyd, Beach Boys e Flaming Lips, ma anche di folk, blues e R’n’R, scopre il Bluegrass, fondamento di molta musica made in USA. Nel 2008 fonda insieme a Mario D’Orrico (mandolino) i Muleskinner Boys, con cui porta in giro il verbo del bluegrass; genere, questo, di cui apprende i segreti dal grande chitarrista acustico Russ Barenberg. Fa inoltre parte con la sua chitarra del progetto Kyle di Michele Alessi (Captain Quentin), della party band I Tulipani e dell’ensemble 4+20 con Mirko Onofrio e Stefano Amato (entrambi nella Brunori Sas). Al The Coordinator è il suo inaspettato, fragrante cammino solista, iniziato nel 2016 con l’album Join The Coordinator per La Lumaca Dischi.
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