Il 31 marzo alle 12 in tutti i municipi d’Italia e nelle sedi delle Province saranno esposte le bandiere a mezz’asta e verrà osservato un minuto di silenzio a ricordo delle vittime del Covid19, come momento di ricordo, di riflessione e di condivisione.
“Anche la Provincia di Parma aderisce a questa iniziativa, che è stata condivisa in riunione plenaria con tutti Comuni del territorio come proposto da Anci e Upi – spiega il Presidente Diego Rossi.
Per il presidente Upi Gian Domenico Tomei “questo momento rappresenta con un piccolo gesto che tutte le amministrazioni pubbliche sono coese e unite nella battaglia contro questa emergenza. Siamo vicini ad ogni persona, ogni famiglia che sta vivendo il dramma del lutto e della malattia. La nostra comunità sta pagando un tributo altissimo in termini di vittime e contagiati, il nostro impegno quotidiano è poter assicurare loro sostegno e vicinanza, perché nessuno deve sentirsi lasciato solo. Conosciamo la tragedia di chi non può nemmeno salutare per l’ultima volta un proprio caro, di chi è senza entrate economiche, di chi vive nell’incertezza di una malattia di cui non abbiamo ancora una cura. A tutti voi, diciamo che non siete soli”.
Il 31 marzo, quindi, tutti i presidenti di Provincia e i sindaci sono invitati a esporre in tutti i Municipi le bandiere a mezz’asta e ogni sindaco, con la fascia tricolore osserverà un minuto di silenzio davanti al municipio o al monumento dei Caduti a nome di tutta la cittadinanza, che sarà chiamata a fare lo stesso nella propria abitazione.
L’iniziativa era partita nei giorni scorsi dal presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli.
UPI Emilia-Romagna fa parte della cabina di crisi per il coronavirus istituita dalla Regione, con lo scopo di monitorare in tempo reale la situazione dell’emergenza sanitaria in atto. Per il presidente Tomei “in questo delicato momento, il ruolo delle Istituzioni si sta rivelando fondamentale. Essere coinvolti al tavolo interistituzionale ci dimostra quanto possa essere funzionale un ente sovracomunale come la Provincia, nell’interlocuzione tra Regione e amministratori locali”.