Il Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Avv. Ezio Bonanni, è stato ricevuto oggi al Ministero del Lavoro con il Segretario di Presidenza del Senato e componente della Commissione Igiene e Sanità, Giuseppe Pisani, per discutere e analizzare la questione tecnico giuridica del prepensionamento dei 21 operai, vittime dell’amianto e esposti alla fibra killer, dell’officina “Industrie Meccaniche Siciliane” in sciopero della fame da 15 giorni, che hanno ottenuto il riconoscimento dei benefici contributivi dal Tribunale di Siracusa. La sentenza, a causa di un cavillo, è stata poi ribaltata dalla Corte di Appello di Catania e verrà impugnata in Cassazione.
“Questa mattina, insieme all’avvocato Bonanni, ho partecipato ad un incontro con il vice capo di gabinetto del ministero del Lavoro, Professoressa Bozzao, coadiuvata dalla dottoressa Monterosso, funzionario del Ministero, e dal dott. Lelli, collaboratore di segreteria del Ministro Nunzia Catalfo, che ringrazio per la immediata disponibilità a trattare la vicenda dei lavoratori della ditta Belleli; come noto, questi ex dipendenti della ditta che ha operato nel SIN di Priolo per molti anni, da alcuni giorni stanno attuando lo sciopero della fame per proclamare la loro protesta contro la sentenza della sezione lavoro della CdA di Catania, avversa in merito al riconoscimento di taluni benefici relativi alla loro pregressa esposizione lavorativa all’amianto – scrive Pisani su suo profilo di facebook – “senza voler entrare nel merito delle disposizioni giudiziali, considerato che questi ex dipendenti sono, comunque, persone professionalmente esposte ad un agente altamente patogeno, bandito dai cicli lavorativi proprio per il suo elevato rischio oncogeno, si vuole trovare, nel rispetto del quadro normativo, una soluzione che consenta loro la fruizione delle prerogative di legge.
“L’ONA non ci sta e, non solo faremo una battaglia legale, ma andremo avanti con lo sciopero della fame ad oltranza. Non faremo sconti a nessuno”, annuncia Bonanni che, pur mantenendo la veste istituzionale di componente della Commissione Amianto voluta dal Ministro Costa, è stato chiaro: “non si accettano compromessi al ribasso, i lavoratori, in quanto malati, hanno comunque diritto al prepensionamento anche in base all’art. 13 comma 7 della l n. 257/1992. Poi ci sono tutte le altre questioni che verranno illustrate nelle competenti sedi giudiziarie”, e aggiunge: “l’O.N.A. chiede che il Ministro del lavoro intanto vigili perché l’INPS non revochi le pensioni che ha concesso con autonomi atti amministrativi. Questo colpo di mano non può giustificare la revoca delle pensioni”. Gli fa eco il grido di dolore del coordinatore siciliano, Calogero Vicario, “abbiamo maneggiato, respirato e anche mangiato l’amianto. Il Tribunale di Siracusa ci ha dato ragione e ora la Corte di Appello ribalta l’esito della causa e questo è inammissibile, per cui continueremo lo sciopero della fame fino alla morte. E’ necessario che il Governo, che si è presentato come il governo del popolo, non si presti ad iniziative persecutorie e vessatorie in danno dei lavoratori. Come coordinatore O.N.A. Sicilia chiederò una mobilitazione nazionale in piazza delle vittime. Occorre che il Ministro del lavoro tuteli le vittime dell’amianto nel modo giusto. Non chiediamo nulla che non sia nostro. Chiediamo giustizia, legalità e verità”.